DSCN0394Ecco…il nome….
…fu chiesto che nome dare a quel posto…..
Ad ogni “essere” bisogna associare un nome per poterlo individuare…..
Si penso’ a tanti nomi….”fossa dei lupi”…..”casa silenziosa”…..”la quercia”……..
Ma….quel posto il nome lo ha avuto da sempre……
da quando la principessa viene accompagnata dal proprio papà in quel luogo……
da quando quella bambina ha accettato di far suo quel regalo……
da quando quella bambina ha iniziato a sognare…..
da quando lei nel corso degli anni e’ riuscita a trasmettere
quell’entusiasmo che ha dentro a tutte le persone che le sono accanto….
da quando quella bambina…oggi quarantenne in questa vita crede ancora nelle favole conservando nel suo cuore e nella sua mente tutti i momenti belli e brutti facendone tesoro di esperienza….

Il nome di un uomo non è come un mantello che gli stà penzolante e che gli si può strappare o cacciare di dosso, ma una veste perfettamente adatta, o come la pelle concresciutagli che non si può graffiare senza far male anche a lui.
Goethe

….non è un racconto “fantastico”….. Questa è la storia di persone speciali che ad un certo punto della loro vita hanno avuto il coraggio di coronare un sogno……
Le favole sono sempre belle da raccontare e da leggere in questa vita che giornalmente ci mette di fronte a dure realtà …. è sempre bello sognare e invitare a sognare…..
Non è un “nascondersi”…ma un “affrontare” la realtà con sentimenti “positivi”…
Ogni tanto chiudiamo gli occhi e riapriamoli nelle vesti di un bambino…. ci apparirà tutto in un’altra prospettiva…..
La donna e il suo uomo hanno avuto il coraggio di affrontare “il lungo viaggio” semplicemente osservando i loro figli…così come anni prima il papà con la propria bambina…..
Lasciamo qualche volta la paura da parte e apriamo le porte alla speranza…..sarà tutto più facile.
La vita è un’altra cosa….
ma sognare un po’ non farà male…. e soprattutto sognando non arrecherai mai male a nessuno……

La speranza e la paura ci fanno vedere come verosimile e prossimo rispettivamente ciò che desideriamo e ciò che temiamo, ma entrambe ingrandiscono il loro oggetto.
(Arthur Schopenhauer)